EXPAT - 14 Settembre 2018 Un agosto indimenticabile tra le “genti italiane” del Nord e Centro America Questo viaggio è stato un intenso tuffo nella nostra italianità che vive all’estero e che, troppo spesso, è stata dimenticata. Trovo che sia emozionante ed arricchente stare in mezzo alla Comunità, affrontare insieme i problemi e verificare le attese per poter poi tradurre il tutto in impegno istituzionale e politico nel senso più ampio del termine
EXPAT - 13 Settembre 2018 I millenials e il sogno americano: cosa cercano i più giovani nel Nuovo Continente Non ci sono solo ragioni turistiche che guidano i ragazzi del Vecchio Continente a voler visitare quello scoperto nel 1492. Non si contano certamente con le dita delle mani tutti coloro che, riempendo il trolley di vestiti e qualche chincaglieria, sono partiti alla volta degli States per portare all’apice la propria realizzazione culturale e lavorativa
Libri - 28 Agosto 2018 “Una cosa sull’amore”: un viaggio nei sentimenti e nell’America di oggi Una cosa sull’amore, prima raccolta di racconti di Eugenides edito da Mondadori, raduna una serie di testi – 10, per la precisione - già pubblicati, nell'arco di 30 anni, su riviste (in particolare “The New Yorker”). Sono storie di crisi, fallimenti, rinunce, compromessi, conflitti, tardive risoluzioni, dove l'America di oggi non è protagonista, ma fa da sfondo
Musica - 9 Giugno 2018 Juice WRLD, l’erede “emo” di Chief Keef, conquista l’America Si sa che nel mondo hip hop americano i fenomeni esplodono piuttosto precocemente, ma fa comunque specie parlare di eredi di Chief Keef, il quale di recente ha rischiato di restare ucciso davanti a un hotel di Los Angeles in seguito, pare, a uno scambio di battute via social con un altro discusso astro nascente dell’East Coast, Daniel Hernandez aka 6ix9ine
Primo Piano - 6 Febbraio 2018 Trump invita a rispettare i veterani ma non ne tutela i diritti: il caso di Miguel Perez Perez, veterano con la carta verde e due figli legalmente cittadini americani, ha iniziato uno sciopero della fame sperando di ottenere la grazia per non essere rimpatriato: "Ho sbagliato a credere di essere un cittadino americano dopo aver servito e protetto la Nazione"
Arte e Design - 20 Ottobre 2017 Contro i fantasmi del fascismo, facciamo rivivere gli edifici Dopo l'articolo sul New Yorker della storica Ruth Ben-Ghiat, il tema della damnatio memoriae nei confronti dei simboli architettonici dell'era fascista divide l'opinione pubblica italiana e non solo. Ma siamo certi che, per sconfiggere i fantasmi del passato, sia più efficace radere al suolo gli edifici di quell'epoca piuttosto che farli rivivere nel presente?
Libri - 3 Ottobre 2017 Tiziana Rinaldi Castro, “l’italiana d’America” che racconta l’esotica New York “Tiziana è un ponte: lei è insegnante, scrittrice, giornalista. È italiana ma anche un po’ americana. La sua è un’identità complessa”, spiega Jhumpa Lahiri, sul palco insieme a Teresa Fiore e all'autrice, per la presentazione del libro "Come della Rosa". Un romanzo che attraversa terre lontane, dall'America lirica degli anni '80 alle strade dell'Italia del Sud
Libri - 16 Settembre 2017 “Tutto ciò che ti appartiene”: quando amore e violenza si intrecciano Il romanzo, approdato nel 2017 nel mercato italiano, ha un carattere torbido, tormentato, appassionato. Un po' come la storia d'amore che si trova al centro del testo e che coinvolge un professore d'inglese dal vissuto traumatico e Mitko B., un giovane ragazzo bulgaro istintivo, egocentrico ma vulnerabile
EXPAT - 15 Settembre 2017 I due secoli d’America di Mauro Lucentini AGGIORNAMENTO (29 Aprile 2020): Con commozione e dolore annunciamo la morte del grande giornalista italiano e anche columnist de La Voce di New York Mauro Lucentini. E' scomparso ieri, a New York, alle 6:24 pm. Nato a Roma, aveva 96 anni. Ce lo hanno appena comunicato i figli scrivendo: "Purtroppo papà è morto ieri sera intorno alle 18:24. Si era rotto un'anca qualche settimana prima, che gli avevano aggiustata, però l'intera cosa ha messo in moto uno specie di crollo generale. Ha evitato il coronavirus, ma alla fine è morto essenzialmente di vecchiaia. Comunque pensiamo che se ne sia andato pacificamente e senza soffrire". Jack e Gioacchino (Eric) Lucentini. A Jack e Eric vanno le nostre più sentite condoglianze. Mauro Lucentini è stato corrispondente dagli Stati Uniti per oltre mezzo secolo scrivendo per varie e importanti testate nazionali. Giornalista di razza e polivalente (con la stessa competenza e passione spaziava dalla politica internazionale all'arte contemporanea...), da anni teneva su La Voce di New York la column "Art Street", con cui informava i nostri lettori di ciò che avveniva nel mondo "del bello" a New York. Mauro è stato autorevole giornalista e scrittore - celebre una sua guida culturale di Roma- e anche un generoso amico del nostro giornale e del suo direttore, sempre affettuoso e pieno di consigli preziosi, soprattutto per i nostri più giovani collaboratori. Ci mancherà molto, e pensiamo che mancherà molto anche all'intera comunità italiana di New York, un pezzo della sua grande storia che se ne va e che non verrà mai dimenticato. Nella bio della sua column "Art Street", si era descritto così: "Sono nato e vissuto a Roma che però ho abbandonato più di mezzo secolo fa per fare il giornalista in varie parti del mondo. Ne ho tratto una specie di complesso di colpa nei confronti della mia città natale, complesso che ho un po’ alleviato scrivendo da lontano una Grande Guida di Roma, che si vende in diverse lingue in diversi paesi. A New York venni per rimanerci tre o quattro anni, invece ci incontrai la ragazza più carina e dolce del mondo così ci sono rimasto, mettendo su, come si suol dire, famiglia. Lei però, pur essendo tanto più giovane di me, è poi scomparsa come un fiorellino che muore. In questa lunga carriera, cominciata quasi da bambino, ho sempre scritto sia di politica che di arte e di questo non mi pento". Ciao Mauro e grazie per aver donato così tanta "bellezza" alla nostra "libertà". (SV)
News - 13 Luglio 2016 Trump Would Be a Devastating Blow; Let’s Vote Hillary In a show of camaraderie, opponent Bernie Sanders has released a letter of support endorsing his former opposition, and asking his supporters to do the same. According to Sanders, our country is "best served by the defeat of Donald Trump and the election of Hillary Clinton"