EXPAT - 4 Giugno Aiutati, che la vita ti aiuta: il sogno americano di Vincenzo Condello Il primo impiego del signor Condello è stato in una fabbrica di carta ricalcabile. Ma lui, in Italia, aveva lavorato in un negozio di generi alimentari e tabacchi della sua famiglia. Condello leggeva "Il Progresso Italo Americano". Un giorno sul giornale vide un annuncio per un aiutante in una salumeria italiana dal nome Razzano. Si recò all’azienda e ottenne il posto. Pochi mesi dopo, il padrone della salumeria decise di vendere il negozio. Avendo costatato le abilità del giovane Vincenzo, gli offrì l’opportunità di farglielo comprare...
Libri - 3 Giugno La tragica bellezza del romanzo di Rosa Maria Ponte sugli antenati emigrati a NYC Chissà quante volte mi è capitato, mentre ero Sindaco, di vedere arrivare all’improvviso in Municipio degli italo-americani da New York o dal New Jersey alla ricerca delle loro radici. Nonostante la loro cittadinanza americana il richiamo della terra, dei nonni o dei bisnonni è stato così forte da leggere nei loro occhi una commozione particolare […]
Primo Piano - 24 Aprile Il “razzismo pauroso” degli italoamericani: perché si è ostili agli emigranti di oggi “Quando siamo arrivati qui, i miei genitori sono andati a lavorare e non si sono mai lamentati. Invece ora arrivano e non sono soddisfatti, non vogliono integrarsi, semplicemente esigono. Questo non era il nostro Paese, siamo arrivati, abbiamo abbassato la testa e ci siamo adeguati. Invece, oggi vogliono che ci adattiamo noi a loro. Non funziona così. Vuoi rimanere in America? Lavora come tutti gli altri e smettila di lamentarti ed esigere”
EXPAT - 9 Maggio 2018 Visita alla Statua della Libertà: un immigrato di oggi incontra quelli di ieri Il nostro columnist di Washington è stato in trasferta a New York per lavoro il 25 Aprile scorso. Un cambio di programma gli ha offerto la possibilità di visitare, finalmente, l’icona della immigrazione americana che possiamo tranquillamente chiamare l’icona dell’America stessa.
Lingua Italiana - 11 Marzo 2018 Meredith, da New York a Cagliari per studiare la lingua italiana dei suoi avi Meredith ha studiato presso la scuola di lingua italiana per stranieri “L’Accademia” di Cagliari, la stessa città in cui ha frequentato anche il quarto anno della scuola superiore, con il supporto del Rotary International: "La mia famiglia è italiana da almeno tre generazioni, i miei trisnonni emigrarono negli Stati Uniti nel 1905"
Spettacolo - 23 Maggio 2017 Jack Calcagno: New York chiama Trieste Il 25 maggio, al Carmine Street Theater di New York, va in scena lo spettacolo "Ellis Island, swing e sogno americano. Jack Calcagno - New York chiama Trieste", scritto e interpretato da Leo Zannier, accompagnato dal pianoforte di Antonio “Tony” Kozina. L'ingresso è gratuito
Primo Piano - 21 Maggio 2017 In marcia per l’integrazione con l’Italia a rischio schizofrenia A Milano, nel regno della Lega Nord di Salvini, si è svolta la Marcia per la solidarietà e l'integrazione dei migranti, ma dopo la manifestazione resta aperta la questione politica: chi non riesce più a dare certezze di futuro ai propri cittadini, come potrebbe darle a coloro che arrivano sulle loro coste in situazioni tanto disperate?
EXPAT - 11 Maggio 2017 Mattarella con gentilezza tra il presente e il passato dell’Argentina Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Buenos Aires tra tanti incontri istituzionali ha anche saputo abbracciare calorosamente la comunità italo argentina. La politica riguardo all'immigrazione dell'Argentina, Mattarella ha detto che "dovrebbe essere un esempio che dovrebbe illuminarci anche oggi"
EXPAT - 1 Febbraio 2017 Quando i mussulmani eravamo noi! Nel 1942 Maria Grazia Antonia Cerulli, con circa altri 695 mila cittadini italiani residenti negli Stati Uniti, fu identificata come "nemica straniera". Così come tutti gli italiani erano considerati violenti e mafiosi, ora sembrerebbe che tutti i mussulmani siano dei potenziali jihadisti
EXPAT - 10 Novembre 2016 Argentina: la voce dei desaparecidos italiani I 920.000 cittadini italiani residenti in Argentina hanno subito incredibili sofferenze durante la dittatura militare, come dimostrano gli archivi sui “desaparecidos” che il governo italiano ha consegnato alle autorità argentine dal 2012. Ecco il racconto esclusivo di alcuni di loro a La Voce di New York