Primo Piano - 29 Aprile Le sfide di oggi: per vincerle, serve una comprensione più profonda di ciò che accade Per promuovere modi di sentire e pensare innovativi, capaci di antagonizzare l’"anomia", è necessario una comprensione dei meccanismi profondi (in parte interni alla testa degli individui, in parte operanti al livello dell’interazione sociale) che organizzano il modo con cui le persone interpretano la realtà.
Primo Piano - 6 Giugno 2018 America Great Again? Gli Stati Uniti tra ambizioni sconsiderate e declino relativo Questo articolo si concentra su uno dei deficit maggiori della potenza americana: la mancanza di profondità storica, cioè l’idea secondo la quale una ricetta che ha avuto successo in una certa fase storica possa essere riutilizzata in qualunque altro momento e produrre gli stessi risultati. Il declino relativo del paese, cioè il suo ritmo di crescita inferiore a quello del resto del mondo, fa sì che tutta una serie di politiche adottate nel passato non siano più praticabili e pone, semmai, la necessità di fare l’America – nelle sue ambizioni, nelle sue spese, nella sua proiezione nel mondo – "più piccola" di prima
Primo Piano - 22 Marzo 2018 Confini Italia-Francia, i politici e le barricate social: tanto rumore per nulla? Tutti infervorati ma forse ignari che il trattato che regolamenta la frontiera risale al 1986. E che le poche, ma forse rilevanti per chi pesca in quel pezzo di mare, modifiche sono state siglate a marzo 2015 da Gentiloni. Dopo una contrattazione cominciata nel 2006 e conclusa nel 2012. Un periodo durante il quale si sono alternati al governo tutti i gruppi politici possibili e immaginabili
Libri - 28 Febbraio 2018 America stai tranquilla, l’Occidente e il resto del mondo ti seguirà L'ex ambasciatore di Singapore all'ONU ed ex presidente del Consiglio di Sicurezza, Kishore Mahbubani, presenta all'Harvard Club di Manhattan il suo libro "Has the West Lost It?", dandoci una visione ottimista del ruolo mondiale degli USA. Il mondo, per lui, potrà migliorare se gli Stati Uniti faranno un passo indietro, senza più agire sempre con impeto. Lasciare, per esempio, che i musulmani risolvano i loro problemi
Primo Piano - 16 Gennaio 2017 Con Trump cambia il clima Trump nomina segretario di Stato il CEO di ExxonMobil e alla guida dell'EPA mette un uomo che ha a lungo combattuto l'EPA, ma non è così ingenuo da uscire dagli accordi sul clima. Dietro la questione energetica ci sono la Cina da isolare e la Russia da avvicinare
Libri - 14 Dicembre 2016 Connectography: la fine della geografia politica Stiamo costruendo un nuovo ordine mondiale che muove da una struttura territoriale ad una relazionale caratterizzata dalla connettività. In "Connectography", uscito in Italia per Fazi Editore, Parag Khanna definisce il passaggio da un’organizzazione politica a una funzionale
Onu - 20 Marzo 2016 Il XXI secolo resta asimmetrico, ma ancora per quanto? Il XX secolo è stato per metà "asimettrico" ma poi, grazie al "balance" tra USA e URSS, è riuscito a garantire stabilità e crescita. Ora nel XXI secolo siamo rientrati pericolosamente "asimettrici" eppure quest'anno le occasioni per tornare alla "simmetria" non mancano
Mediterraneo - 11 Febbraio 2016 Geopolitica della crisi in Medio Oriente Ha radici antiche la rivalità tra Russia e Turchia, come anche quella Turchia e Iran. La crisi in Medio Oriente evidenzia gli interessi contrapposti di queste potenze nell'area. L'Unione europea, intanto, resta divisa tra la visione di Parigi e quella di Berlino
Onu - 2 Febbraio 2015 Tsipras, un altro “semi-dio” preposto agli stessi miracoli Alla luce dei vincoli in cui è costretta la Grecia, Alexis Tsipras ha promesso ciò che non può mantenere. Ma la libertà d’azione non sta nell’ignoranza dei vincoli ma, al contrario, nella loro conoscenza: più si conoscono i limiti a cui si è sottoposti, e più si è liberi di agire
Onu - 29 Dicembre 2014 L’anno della Russia Il 2014 è stato l'anno in cui la percezione della Russia è cambiata più volte: da potenza (ri)emergente a minacciosa reincarnazione delle ambizioni imperiali moscovite. La percezione che la Russia ha di se stessa, invece, è rimasta immutata: una grande potenza ferita che deve aprirsi un varco nell’accerchiamento di ostilità di cui è oggetto