Almeno fino al 6 aprile prossimo (ma la scadenza verrà rinnovata quasi sicuramente), nessun cittadino statunitense può venire in Italia per turismo. Però lo può fare per studio e c’è una importante novità per l’intero settore dello “Study Abroad”: il governo italiano ha modificato il testo unico sull’immigrazione (art. 38 bis) inserendo la dichiarazione di presenza allungata da 90 fino a 150 giorni per gli studenti delle filiazioni in Italia di università e istituti superiori di insegnamento a livello universitario.
Gli USA si sono anche già equipaggiati per aumentare la produzione in vista dei richiami futuri, con un accordo senza precedenti con l’azienda farmaceutica Merck che, dietro un lauto pagamento di 268.8 milioni di dollari, equipaggerà le sue fabbriche per produrre il vaccino J&J. Biden ha commentato, soddisfatto di questa collaborazione: “due delle maggiori compagnie farmaceutiche del mondo, che sono solitamente in competizione, lavorano insieme sul vaccino. Questo è il genere di cooperazione tra aziende che vedemmo durante la Seconda guerra mondiale”
"Un museo moderno non può basarsi solo sui biglietti venduti, ma deve aprirsi al digitale e diventare interattivo. Mi riferisco a esperienze immersive come il nostro Virtual Tour, che permette di visitare da remoto le due sale più importanti del Museo..."
Mario Platero è stato il corrispondente storico del Sole 24 Ore, ha lanciato un'agenzia giornalistica, condotto in Radio America24 e oggi dirige importanti fondazioni dedite alla cultura e all'economia italiana: "Non ci sono interviste difficili ma affascinanti. Ricordo che quando intervistai Ronald Reagan nell’ufficio Ovale nel 1987, c’era una possibilità concreta del PCI di conquistare la maggioranza... Perché ho fiducia che New York ce la farà? Perché é insostituibile, per il mondo intero”
Secondo la Israel nature and parks authority, si tratta del peggior disastro ambientale della storia di Israele. La situazione potrebbe essere più grave di quanto appare: parte del catrame potrebbe essere penetrato sotto gli scogli, danneggiando l’ecosistema. Per Israele, i danni potrebbero essere ben più gravi di quanto ci si aspetta: circa il 55% dell’acqua potabile distribuita nel paese proviene dagli impianti di desalinizzazione
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