Primo Piano - 18 Luglio Quel puzzo della strage di via D’Amelio, ma anche la freschezza delle idee di Borsellino “Di pomeriggio, è disponibile solo una macchina blindata. Pertanto io, sistematicamente, il pomeriggio mi reco in ufficio con la mia automobile e ritorno a casa alle 21 o alle 22. Con ciò riacquisto la mia libertà, però non capisco che senso abbia farmi perdere la libertà la mattina per essere poi libero di essere ucciso la sera”, diceva il magistrato Paolo Borsellivo davanti alla Commissione Parlamentare antimafia. Intanto tra Palermo e New York in questi giorni vengono presi dei mafiosi nell'operazione "New Connection"
Primo Piano - 19 Luglio 2018 La strage di via D’Amelio: in mezzo tra verità e bugie la sostanza dei fatti Leggendo le motivazioni della sentenza della Corte di Assise di Caltanissetta che descrive quello che viene già considerato il più grande depistaggio della storia della giustizia della Repubblica italiana, ci accorgiamo come fin dal 19 luglio di 26 anni fa, come spesso accade in questi frangenti, la verità e le verosimiglianze sono messe appositamente per deragliare dalla verità essenziale dei fatti e vengono mescolate abilmente per allontanare dai mandanti. Resta ambigua la risposta dei servizi
Primo Piano - 19 Luglio 2018 Via D’Amelio e le tredici domande ancora senza risposta dei figli di Paolo Borsellino A 26 anni dalla strage di Via D'Amelio in cui furono uccisi Paolo Borsellino e gli uomini e la donna della sua scorta (sotto ne ricordiamo nomi e storie) restano in attesa di risposta le tredici domande poste da Fiammetta, Lucia e Manfredi Borsellino; e sono altrettanti capitoli di una storia oscura, inquietante
Primo Piano - 19 Luglio 2016 Via D’Amelio, una strage senza verità In Via D'Amelio una strage avvolta da tanti, troppi, inquietanti misteri. Erano pochissimi a sapere che Paolo Borsellino quel pomeriggio sarebbe andato dalla madre per portarla dal medico. E che fine ha fatto l’agenda rossa da cui Borsellino non si separava mai?
Primo Piano - 19 Novembre Vi racconto il “mio” Leonardo Sciascia, scrittore politico al servizio dell’etica A trent'anni dalla sua morte, un ministro dell’Istruzione davvero dell’Istruzione ministro, avrebbe invitato tutte le scuole a dedicare qualche ora di lezione per leggere un paio di pagine tra i tanti libri che ci ha lasciato. Leggerle a voce alta, e commentarle, discuterle, criticarle, magari. Per Sciascia un efficace impegno anti-mafia, era magari una marcia in meno, ma leggere un libro di più...
Primo Piano - 14 Settembre Storia del giudice Alberto Giacomelli raccontata dal figlio, Don Giuseppe "Mio padre non aveva paura di essere ucciso perché mi diceva che era la dimostrazione di avere servito lo Stato fino a morire”
Primo Piano - 18 Luglio Quando intervistai Borsellino e sentii quella sua speranza per una bellissima Sicilia Quelle parole di Paolo Borsellino che non devono essere dimenticate: "Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo”.
Primo Piano - 21 Maggio L’assassinio di Falcone e quelle parole rivolte ai giovani che fanno tremare la mafia “Ragazzi, la mafia è senza dignità e onore, ogni suo euro è macchiato di sangue, come ricorda Papa Francesco e anche noi da laici lo ascoltiamo e vorremmo lo ascoltassero unanimi tutti i componenti delle classi dirigenti del paese, quella politica, quella economica, quella istituzionale e quella sociale. "Oggi voi rappresentate l’intera società civile di questo paese che percepisce quanto pericolo la mafia rappresenti per la nostra democrazia e per la crescita economica e sociale del paese e quello che contraddistingue questa antimafia vera, plurale da quella di cartone, ipocrita, pericolosa che serve a schermare affari e carriere politiche..."
Libri - 12 Aprile Paolo Borsellino. Essendo stato. Appunto, un uomo e quell’istante da non dimenticare Paolo Borsellino in Via D'Amelio in quell'ultimo secondo di vita dubita di essere ancora vivo, sa già di essere morto, ma è ancora lucido e in grado di rivivere la sua intera esistenza…
Primo Piano - 22 Gennaio I ricordi di Leonardo Guarnotta, magistrato antimafia nel Pool con Falcone e Borsellino "La forza del pool era questa, tutti per uno, uno per tutti... Credo che la guerra contro la mafia sia ancora lontana dall’essere vinta.... Ancora oggi, rimpiango che Paolo mi avesse cercato e non avesse potuto parlare con me... su quel fosco periodo della vita democratica del nostro Paese, a distanza di quasi ventisei anni, la recente sentenza emessa dalla Corte di Assise di Palermo, giudicando soggetti politici, mafiosi e rappresentanti delle istituzione, ha affermato la esistenza di una trattativa tra lo stato e la mafia. Primi barlumi di una verità che fa paura a molti.... Spero che questa intervista sia letta, soprattutto, dai giovani, che sono il nostro futuro, per comprendere quale sia stato l’impegno di tutti noi per consegnare loro un domani migliore, per non dovere chiedere al potente politico o mafioso del momento quello che spetta loro di diritto”.
News - 17 Ottobre 2018 The State-Mafia Negotiation: The Italian Republic, Prosecuted and Found Guilty “Il Patto Sporco” is the story of one of the most important events in Italian history and makes us reflect on the established judicial truth. At its center a young trainee of Falcone and Borsellino, today the Anti-mafia Magistrate Nino Di Matteo. The book’s co-author Saverio Lodato in this interview explains what happened. “No other criminal phenomenon in the world has lasted for 150 years. In a century and a half regimes and ideologies have fallen; communism and fascism have fallen. We have witnessed epochal changes in every field. But the mafia still exists”.
Primo Piano - 17 Ottobre 2018 Trattativa Stato-Mafia: la nostra Repubblica, processata e giudicata colpevole "Il Patto Sporco" è il racconto di uno dei più importanti eventi della storia italiana e fa riflettere sulla verità giudiziaria accertata. Protagonista un giovane uditore giudiziario di Falcone e Borsellino, oggi il Magistrato Nino Di Matteo. Il co-autore del libro Saverio Lodato in questa intervista spiega cosa è successo: "Nessun fenomeno criminale al mondo è mai durato oltre 150 anni. In un secolo e mezzo sono caduti regimi e ideologie; è caduto il comunismo, è venuto meno il fascismo. Abbiamo assistito a cambiamenti epocali in ogni campo. Ma la mafia esiste ancora"
Primo Piano - 19 Luglio 2018 Paolo Borsellino 26 anni dopo, il mio ricordo del giudice eroe "È normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti”, disse Paolo Borsellino. Quando lo intervistai, non negò di provare paura alla prospettiva di tornare a Palermo. Perché la paura, spiegava, è un sentimento umano
Primo Piano - 18 Luglio 2018 Parla il barbiere di Paolo Borsellino: “Il giorno che lo vidi sbiancare per Falcone” "Lui preferiva aspettare il suo turno. Gli piaceva perché da me si rilassava e faceva la sua anticamera leggendo qualche rivista. Non chiedeva mai quanto c'era da attendere. Quando ci fu il maxi-processo, si iniziò a capire che fosse una persona in pericolo e allora un giorno gli dissi:”Dottore Borsellino, se vuole posso venire io a farle i capelli a casa.” Lui per tutta risposta:”Paolì, mi vuoi togliere il piacere di venirti a trovare?”
Primo Piano - 5 Luglio 2018 Il più grande depistaggio della giustizia italiana: parla Salvatore Borsellino "Voglio che questi magistrati vengano processati. Era così evidente da sempre che Vincenzo Scarantino fosse solo un balordo di quartiere come sostenevano anche altri esponenti della mafia che affermavano che mai avrebbero affidato ad un personaggio come questo un incarico di così grande responsabilità ... non penso che si sia trattato solo di incapacità, ma c'è qualcosa di peggio"
Primo Piano - 28 Gennaio 2018 Nell’ultima lettera di Paolo Borsellino, le infiltrazioni della mafia nello Stato A poche ore dalla morte, il magistrato palermitano aveva cercato di rispondere ad una lettera che gli avevano inviato mesi prima degli studenti di un liceo veneto. Qui pubblichiamo in esclusiva, grazie all'aiuto fornito dal figlio Manfredi Borsellino, il testo integrale di quella corrispondenza che include questo passaggio: “Il conflitto inevitabile con lo Stato, con cui Cosa Nostra è in sostanziale concorrenza (hanno lo stesso territorio e si attribuiscono le stesse funzioni) è risolto condizionando lo Stato dall'interno, cioè con le infiltrazioni negli organi pubblici che tendono a condizionare la volontà di questi perché venga indirizzata verso il soddisfacimento degli interessi mafiosi e non di quelli di tutta la comunità sociale”.
Primo Piano - 18 Luglio 2017 Paolo Borsellino: perché? Dopo 25 anni, la figlia Fiammetta chiede; e noi pure Tutti gli atti investigativi e processuali scaturiti dalle dichiarazioni del "pentito" di mafia Vincenzo Scarantino, sono passati al setaccio da Fiammetta Borsellino; riguardano magistrati; magari potrebbero anche riguardare il CSM. Dopo le dichiarazioni della figlia del magistrato, abbiamo gli stessi dubbi: come sono potuti avvenire certi depistaggi sulle indagini delle stragi dell'estate del 1992
Primo Piano - 18 Luglio 2017 Io, cresciuto tra i mafiosi, ho conosciuto un Uomo: Paolo Borsellino Ho avuto la fortuna, dopo aver frequentato da ragazzo tanti mafiosi, di conoscere tantissimi uomini che col loro sangue hanno scritto la storia alla lotta a Cosa Nostra: magistrati, carabinieri, colleghi della Polizia. Riponevo in Paolo Borsellino, dopo la strage di Capaci, tutte le mie speranze nel combattere con atti concreti Cosa Nostra. Interrogammo il collaboratore Gaspare Mutolo, ma il tritolo in via D'Amelio affossò i nostri progetti
Primo Piano - 18 Luglio 2017 Paolo Borsellino e quel senso della giustizia che costruisce futuro Rita Borsellino: "I ragazzi delle scuole hanno come punto di riferimento Giovanni e Paolo; questo significa che pur avendoli incontrati nel passato, avendoli scoperti come modelli se ne sono appropriati e quel passato è diventato futuro, cambiamento... Paolo diceva: 'Lo Stato è fatto di uomini e io sono un uomo dello Stato. Ma è uomo dello Stato anche chi lo tradisce e bisogna distinguere e giudicare gli uomini, mai le istituzioni perché sono sacre e non vanno colpevolizzate'".
Primo Piano - 5 Luglio 2017 Paolo Borsellino, l’uomo e quel mestiere “scottante” di giudice Il giudice Luciano Costantini, in questa lunga intervista, racconta la figura professionale e umana del collega Paolo Borsellino: "Noi magistrati traiamo tutta la nostra legittimazione dal rispetto della legge, e solo la legge ci restituisce l’autorità di cui abbiamo bisogno per imporre ad un uomo il sacrificio del bene più importante che ha dopo la vita: la libertà personale. Come il Dio dantesco, la legge è ciò da cui noi giudici partiamo e ciò a cui dobbiamo necessariamente ritornare"