New York - 23 Giugno 2019 New York e l’incanto delle sirene: e io ritorno, come Odisseo Ripenso all’oceano e a tutta l’altra acqua che bagna New York, all’incanto delle sue sirene di fiume, quelle che mi sembrava di vedere tra i ciuffi bianchi dell’Hudson increspato e tra le onde grigio azzurro dell’Atlantico: “la solida nave rapidamente arrivò all’isola delle sirene. La spingeva un vento propizio. Subito dopo il vento cessò. Successe una calma senza bava di bufera, un dio assopiva le onde!”
People - 17 Maggio 2019 Passeggiate che s’incrociano: Mary Ann ed io, scambiarsi casa tra Milano e New York Trovo nei newyorkesi, almeno in quelli che ho incontrato, una forma di pragmatismo che si confonde con un certo idealismo, ma anche con la continua ricerca di una filosofia personale: anche Mary Ann, che ha i piedi ben piantati a terra, ha trovato la sua personale strada verso la felicità e, la sua passeggiata liberata in Italia, è diventata la sua filosofia
New York - 6 Aprile 2019 New York tra strada, libri e vita: quando leggere è antidoto alla morte La passeggiata si libera tra biblioteche e librerie, ma non segna un itinerario tra gli scaffali dei libri: l’andare si concentra tra ombre umane e umani a volte del tutto trasparenti. Trasparenti, ma mai privati di un’anima
New York - 15 Marzo 2019 Sognando i cieli estivi di New York, una nuova passeggiata liberata Ero chiusa lì, sì. Le strilla si intensificavano, gli umori si incupivano. Eppure io, ce l’avevo fatta. Ero uscita da quella finestra, la finestra che dava sulla strada piena di piccoli hotel: l’hotel Europa, l’hotel Stella, l’hotel Milano, e c’era persino l’hotel America. Poi ho riscoperto il cielo. Così, mentre tendevo verso l’azzurro, sono sprofondata dentro di me e ho ripreso la mia passeggiata: la creazione di quello che era lontano prendeva sempre più forma
New York - 15 Febbraio 2019 Quando, Milano, i tuoi teatri saranno di tutti come accade a New York? In quella grande sala che contiene più di mille posti, il mio amico Musta era l’unico nero. Eppure a Milano, appunto, non abbiamo tutti la pelle color avorio. A spettacolo concluso, quando siamo usciti, abbiamo rincontrato Ahmed con i suoi libri. Lo abbiamo salutato di nuovo e proprio in quel momento ho notato lo sguardo di una signora su di me. Non so cosa stesse pensando, ma credo abbia trovato strano che una bianca chiacchierasse così disinvoltamente con due ragazzi neri, di cui, addirittura, uno era un venditore ambulante.
New York - 16 Gennaio 2019 New York, bella e imperfetta, sarai il simbolo di questo mio nuovo anno Tu sei sempre più simbolo per me, il marchio della libertà perché sono stata io a marchiarti così. Sei il luogo in cui gli altri sanno sorriderti ma anche sputarti addosso la stanchezza della loro attesa. Attesa di una promozione, o attesa su una banchina. Per esempio alla fermata della subway: quei treni lenti e a volte inesistenti del Bronx o di una certa Brooklyn. Certo, non sei perfetta
New York - 21 Dicembre 2018 Il mio Natale italiano col cuore rimasto a New York, la città che unisce tutti Io oggi passeggio qui, sotto casa, tra le strade del mio quartiere e, mentre immagino i colori luminescenti della Fifth Avenue e il grande albero del Rockefeller Center, osservo i miei vicini di casa, vicini per abitazione ma lontani da me per il loro vissuto...
New York - 7 Dicembre 2018 Cara New York, ti dico quello che sei per me: uno stato della mente Adesso, New York del mio cuore, tu continui a darmi questo. Mi rammenti di non perdere questo stato della mente; io e te, io e l’apertura, io e gli altri, io e la bellezza che, in ogni dove, e non solo in prossimità delle tue vie, mi ritrovo di fronte ma che a volte non so vedere
New York - 23 Novembre 2018 New York, la città che non lasci mai davvero anche quando te ne vai Devo ammettere che mi manchi, sì, mi manchi tanto, e mi mancano persino i tuoi rumori assordanti. A volte mi manca anche il tuo odore che è poco gradevole ma che racconta la moltitudine di vite
New York - 9 Novembre 2018 New York, la città degli incontri che ti porterai nel cuore Quando finisci di fare le tue pizze nel ristorante italiano in cui lavori tu, Salvatore, preferisci andartene al mare o restare nella tua zona. Preferisci fermare un viandante, me per esempio, e chiacchierare senza sosta della New York che ami di più. Parli anche della vita che avevi prima che tua moglie morisse