Primo Piano - 16 Novembre 2020 Cose nostre: analisi dei nuovi rapporti tra la mafia siciliana e quella americana Cosa Nostra palermitana dopo un periodo di crisi deve darsi un’organizzazione definitiva per ripristinare la piena operatività criminale e lo fa ritessendo i rapporti con le famiglie mafiose americane
Mediterraneo - 19 Ottobre 2015 Caro giudice Giovanni Falcone, le scrivo ancora per chiederle scusa per i nostri politici Sono passati quasi ventiquattro anni dall’ultima volta che le scrissi e oggi come allora, sento la necessità e soprattutto ritrovo lo spirito per scriverle nuovamente. Purtroppo, so già che questa volta non potrà rispondermi perché è stato barbaramente assassinato per colpa di chi non ha saputo o non ha voluto proteggerla! Nella sua lettera di risposta, allora, mi scrisse una frase che ha lasciato un segno indelebile nella mia esistenza: "Continui a credere nella giustizia..."
Primo Piano - 30 Settembre 2015 Dopo Falcone e Borsellino, arriva il tritolo della mafia per Di Matteo: e lo Stato che fa? In quel terribile 1992, dopo la morte di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino seppe che il tritolo era arrivato a Palermo anche per lui. Ora si sa che la mafia ha nascosto in città l'esplosivo per il magistrato Nino Di Matteo. Allora in questa situazione chiedo: cosa fa lo Stato per evitare che la storia si ripeta?
Primo Piano - 21 Settembre 2015 Totò Riina uscirà dal carcere? In pericolo le riforme di Falcone per la lotta alla mafia In Parlamento si discute una proposta di legge che punta a modificare l'art. 4 bis dell'ordinamento penitenziario. Questo soprattutto per rendere la pena dell’ergastolo maggiormente compatibile con gli standard richiesti dalla nostra Costituzione. Bene. Ma si applicherebbe anche ai mafiosi irriducibili? Potrebbe uscire dal carcere anche lo stragista Totò Riina?
Economia - 14 Settembre 2015 Il cancro d’Italia che la sta uccidendo: le collusioni tra mafia, politica e imprenditoria Le nuove mafie non usano più metodi violenti ma si servono della corruzione per snaturare l'economia e la finanza, sottraendo ingenti risorse destinate al bene comune. Si deve subito impedire ai politici e ai burocrati di turno - attraverso una legislazione stringente e una rete di controlli effettiva ed efficace - di dare ai clan mafiosi la possibilità di gestire appalti e lavoro. L'attuale legislazione è insufficiente, serve una nuova rivoluzione culturale