News - 29 Ottobre 2020 Attentato a Nizza. Tre morti, una donna decapitata. Il killer, sbarcato a Lampedusa La Francia è di nuovo sotto attacco terroristico. Nella chiesa di Notre-Dame a Nizza tre persone sono state uccise questa mattina verso le 9. Le vittime erano una donna di circa 70 anni, ferita profondamente alla gola e quasi decapitata; sgozzato anche il sacrestano di circa 50 anni, e un’altra donna di circa 40 è morta […]
First Amendment - 3 Settembre 2016 Charlie Hebdo mi fa schifo, ma per sempre lo difenderò Per i vignettisti di Charlie Hebdo possiamo indignarci, definirli idioti, senza cuore, che ridono di una disgrazia che ha causato quasi trecento morti nel cuore dell’Italia. Sono degli stolti, persone che ridono di un qualcosa che non fornisce alcun motivo per ridere. Ma il loro diritto a offenderci difende anche i nostri valori e la nostra libertà
Primo Piano - 3 Settembre 2016 La satira di Charlie Hebdo deve indignare. Ma contro chi? Charlie Hebdo ha ragione: un terremoto di quella intensità non dovrebbe causare vittime o radere al suolo intere località. La vignetta colpisce dolorosamente, come deve fare la satira, un tragico difetto italiano: l'incuria per il territorio, il nostro disinteresse per la vita dei cittadini ordinari e per il nostro strardinario patrimonio culturale
Onu - 27 Novembre 2015 Il Presepe che offende la Francia: ovvero il pensiero laico capito dai cretini Nella stessa Francia ferita dal fanatismo religioso, pronto e complementare si riaffaccia il fanatismo laico. Ci si dovrebbe interrogare sulla statura culturale e morale di chi presenta un importante simbolo religioso come una malattia o un obiettivo militare. E trarne le debite conseguenze sulla relazione, sempre più chiara e inquietante, tra fanatismo religioso e fanatismo laico, sul profondo e perennemente inappagato legame fra violenza sadica e violenza masochistica
Onu - 26 Gennaio 2015 La Francia e i pericoli della religione sconosciuta Uno dei problemi che gli attacchi terroristici di Parigi hanno messo in luce è la sconfortante ignoranza religiosa in cui i francesi sono tenuti. A quegli studenti che, in certe periferie di Parigi, si sono rifiutati di “essere Charlie”, non serve a niente cercare di obbligarli ad accettare la laicità. Bisogna parlar loro di religione
Onu - 23 Gennaio 2015 All’ONU il J’accuse di Bernard-Henri Lévy: “Gli spiriti terribili dell’antisemitismo sono ritornati” Conferenza all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite contro l'antisemitismo: per Ban Ki-moon "le rimostranze contro Israele non devono mai essere la scusa per attaccare gli ebrei. Ma le critiche alle azioni di Israele non dovrebbero essere sommariamente considerate una forma di antisemitismo“. Il filosofo francese Bernard-Henri Lévy: "Se il razzista odia nell’altro la sua diversità visibile ed evidente, l’antisemita odia nell’altro la sua differenza invisibile ed indefinibile”
Onu - 19 Gennaio 2015 Ma in “Soumission” Houellebecq scrive della fuga dalla libertà Nel suo ultimo romanzo Sottomissione, uscito in Francia proprio nei giorni della strage di Charlie Hebdo, Michel Houellebecq mette al centro ancora una volta il vuoto della civiltà occidentale, con una significativa svolta rispetto al passato: la “fuga dalla libertà". Houellebecq scrive della religione che in questo momento appare più minacciosa, ovvero l’Islam, ma potrebbe scrivere altrettanto bene di un Cristianesimo militante
Onu - 16 Gennaio 2015 Charlie Hebdo e i limiti della libertà Il mondo occidentale si è unito al grido di "Je suis Charlie Hebdo", ma ora c'è anche chi prende le distanze e vede in quel tipo di satira un'istigazione all'odio. E nel dibattito sul limite tra libertà di espressione e provocazione interviene anche Papa Francesco
First Amendment - 12 Gennaio 2015 Noi italiani? Nous ne sommes pas Charlie Mentre a Parigi con oltre un milione di persone sfilava anche il premier italiano Matteo Renzi, una giovane giornalista collaboratrice della VOCE ci inviava questa riflessione sulla libertà di stampa ed espressione in Italia che una nuova legge limiterà ulteriormente: "Ci sentiamo oggi tutti Charlie. Peccato che nessuno meno degli italiani possa dirsi tale"
Primo Piano - 12 Gennaio 2015 Parigi val bene una reazione contro il radicalismo islamico e in difesa dei musulmani moderati L’integralista islamico non ragiona come noi. Non segue i nostri “tempi”. Guarda parecchio avanti: il suo scopo non è quello d’essere lui stesso a riportare sugli “infedeli” la vittoria decisiva: gli basta sperare che al trionfo ci arrivi un suo erede, non importa se fra 10 o 100 anni