Libri - 16 Ottobre 2018 Quei figli di immigrati italiani costretti a vivere “sottovoce” Negli anni '60 e '70 i lavoratori italiani costituivano di gran lunga la maggiore comunità di immigrati, regolari o irregolari, in Svizzera. Succedeva spesso che questi lavoratori stagionali, operai soprattutto, non fossero disposti a separarsi dalla famiglia anche se la legge svizzera vietava tutti i ricongiungimenti. Allora gli uomini aggiravano le regole assumendo le mogli come domestiche e portavano poi illegalmente nel Paese elvetico i figli, magari nascosti nel bagagliaio dell’auto...