Politica - 29 Marzo 2016 Fanatismo e attacchi suicidi punteggiano la storia Tecniche come gli attacchi suicidi e le stragi di civili che oggigiorno associamo al terrorismo islamico non sono un prerogativa esclusiva del fanatismo musulmano ma sono state utilizzate, nel corso della storia, da ogni gruppo etnico e religioso
Onu - 12 Dicembre 2015 Terrorismo suicida: le cause della nascita e della crescita Il numero degli attentati terroristici e delle vittime è aumentato negli ultimi quindici anni, con 93 paesi nel mondo che hanno subito almeno un attacco nel 2014. Molti ricercatori sono all'opera per cercare di identificarne le cause per poi proporre soluzioni per risolvere il problema alle origini. Si guarda soprattutto alle cause economiche e dagli studi emergono tesi contrastanti
Onu - 20 Novembre 2015 Brufoli e terrore: ma che cosa vogliono quei ragazzacci dell’Isis? Su questa guerra sappiamo di più dalla parte nemica che dalla “nostra”. Per i governi occidentali si tratta perlopiù di una guerra segreta. Isis invece conduce una guerra ostentatamente pubblica. Malgrado ciò, non conosciamo i loro obiettivi. Le loro “richieste” sono un mistero, almeno per l’opinione pubblica occidentale. Se l’obiettivo fosse quello di essere “lasciati stare” nel territorio che controllano, hanno scelto una strategia davvero eccentrica per ottenerlo
Onu - 19 Novembre 2015 Non è terrorismo, ma una guerra di religione e mediterranea, cioè tutta nostra Il minimalismo interpretativo sulla crisi musulmana oltre ad ostacolare la comprensione, è la via più diretta per disconoscere i morti e le domande che pongono. Ammettere che esiste un conflitto religioso, tra noi e un’avanguardia che tende ad imporsi sulla multiforme realtà islamica, non solo non è irriguardoso verso il miliardo e mezzo di musulmani, e nemmeno verso le vittime, ultime e penultime, di questa guerra di religione, ma appare l’unica via per tentare di venirne a capo
Onu - 18 Novembre 2015 Isis, terrore 3.0: la propaganda via web che conquista e recluta Social media e format occidentali dietro al successo della comunicazione del Califfato che pubblica moderni magazine on line per far leggere la sua propaganda del terrore. Target strategico dei messaggi del sedicente Stato Islamico sono le seconde e terze generazioni di immigrati musulmani in Occidente, ritenuti tra i soggetti più sensibili all’ideale di guerra santa da scatenare in Europa e America
Onu - 16 Novembre 2015 L’attacco a Parigi e l’irrazionale sentimento di morte che aleggia tra i giovani Il conflitto esiste, tuttavia, non è uno scontro di civiltà irreconciliabilmente contrapposte, perché l’Islam appartiene all’occidente, nelle sue radici teologico-filosofiche. Il caso di Parigi sembra presenti altri risvolti. I giovani che sparano nelle università americane, o persino in Scandinavia, non lo fanno né per ragioni religiose né politiche. Rapsodicamente, anche essi si ammantano di pseudo-ideologie, ma il più delle volte si tratta di eruzione di gioia sanguinaria
Onu - 16 Novembre 2015 Dopo Parigi: niente paura ragazzi e “catturate il vento” di Valeria Quest’articolo non è come tutti gli altri della mia rubrica. Dopo la strage di Parigi, emergono alcune riflessioni, miste alle forti emozioni provate in queste ultime ore, che invece di relegarle in un diario, in un pezzo di carta o in un post su Facebook, colgo l’occasione di divulgarle in un giornale libero
Onu - 15 Novembre 2015 L’ISIS attacca Parigi, ma sono terroristi? Riconoscere il nemico per salvare i nostri valori Siamo sotto attacco terroristico o siamo in guerra? A sparare sono dei pazzi scatenati da altri pazzi o uno stato supportato da altri stati? Mentre a Parigi c'è chi rifiuta l'idea di essere in guerra e considerare la Francia come fosse la Siria, il presidente francese Hollande dice alla nazione il contrario. Bisogna riconoscere chi ci vuole morti per riuscire a salvare le nostre ragioni di vita
Onu - 14 Novembre 2015 Attentati di Parigi: una nuova strategia del terrore Nel tentativo di dare una spiegazione alla follia terroristica che ha colpito Parigi, abbiamo intervistato Stefania Azzolina, analista del Centro Studi Internazionali di Roma. “A Parigi abbiamo assistito a un'evoluzione del concetto di attentato – ci ha detto – Si è trattato di una vera e propria operazione militare, con una regia”. L'obiettivo è chiaro: creare un clima diffuso di paura
Onu - 13 Marzo 2015 Daesh e violenza cristiana: quando i fanatici eravamo noi Nell'anno 415, Ipazia, medico, matematico e pagana, fu aggredita da un gruppo di cristiani, denudata e lapidata a morte. Una storia che fa riflettere sulla condizione femminile, sul rapporto tra fede e scienza e sulle violenze di un cristianesimo che oggi condanna i taglia gola Daesh