Primo Piano - 10 Agosto 2020 Magistrati sopravvissuti alla mafia: Beppe Salvo, “figlioccio” di Paolo Borsellino "Con Borsellino c’era un rapporto come tra padre a figlio, simbiotico per certi versi... A mia moglie, nel luglio del 1992, Borsellino disse: 'Gisella, con Peppe è capitato che ci siamo scontrati, anche duramente, come a volte capita tra uomini, ma io ho sempre avuto la consapevolezza di avere davanti una persona leale e che mi voleva bene, non come adesso a Palermo che non so più da chi mi devo guardare prima... A mio modo di vedere il difetto capitale di Borsellino era quello di non 'tenere la guardia alta', forse sembrerà paradossale quello che dico, ma tendeva a fidarsi delle persone, anche troppo, quando invece determinate situazioni, determinati contesti e determinate persone avrebbero dovuto renderlo più guardingo..."
Politica - 6 Maggio 2020 Il caso Di Matteo vs Bonafede e i mafiosi scarcerati: epitome dell’autoritarismo “Sono il figlio naturale di una coppia diabolica, il fascismo e lo stalinismo…”. Da quando è venuta alle cronache la querelle Di Matteo/Bonafede, quelle parole hanno preso a ronzarmi nelle orecchie. Costituiscono, i più cresciutelli fra noi lo ricorderanno, l’incipit di un pamphlet che molto discusse e molto fu discusso, scritto da Bernard-Henri Levi: “La barbarie dal […]
Primo Piano - 28 Aprile 2018 La Giustizia, la Trattativa, la memoria: il senso, e il non-senso "Condanna Cinà Antonino, Dell’Utri Marcello, Mori Mario, Subranni Antonio, ciascuno alla pena di anni di dodici di reclusione...dichiara non doversi procedere nei confronti di Brusca Giovanni, concessa la circostanza attenuante speciale prevista da... perché estinto il reato per prescrizione" . Così, la Corte di Assise di Palermo, la settimana scorsa, all’esito del Processo-Trattativa
Spettacolo - 19 Maggio 2017 “Sicilian Ghost Story”, una favola nera per il piccolo Di Matteo Inaugura la Semaine de la Critique di Cannes "Sicily Ghost Story", il film di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia. La storia ripercorre in modo surreale le vicende che portarono Giuseppe Di Matteo alla morte per mano della mafia nel '93, dopo due anni di prigionia
Primo Piano - 12 Gennaio 2016 La mafia e il piccolo Di Matteo Dopo averlo tenuto prigioniero per tre anni, Giovanni Brusca ordinò la morte del piccolo Giuseppe, figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, e lo fece nel giorno in cui una corte lo condannò all'ergastolo grazie anche alle confessioni del padre
Primo Piano - 11 Gennaio 2016 Un premio per Giovanni Brusca? Secondo alcune notizie, il boss Giovanni Brusca, lo stesso che ha ordinato l'uccisione del picolo Giuseppe Di Matteo, avrebbe ricevuto un permesso speciale per Natale. Non lo merita, così come non meriterebbere nemmeno di essere annoverato tra i pentiti