Scienza e Salute - 23 Febbraio Nuovo disastro ecologico per versamento di petrolio con gravi danni al Mediterraneo Secondo la Israel nature and parks authority, si tratta del peggior disastro ambientale della storia di Israele. La situazione potrebbe essere più grave di quanto appare: parte del catrame potrebbe essere penetrato sotto gli scogli, danneggiando l’ecosistema. Per Israele, i danni potrebbero essere ben più gravi di quanto ci si aspetta: circa il 55% dell’acqua potabile distribuita nel paese proviene dagli impianti di desalinizzazione
Economia - 3 Luglio 2020 Come abbiamo distrutto la Terra e preparato il terreno alle malattie come il Covid-19 Abbiamo comprato, usato e scartato ad oltranza cellulari, frigoriferi, hi-fi, frullatori, lampade, fornelli, stampanti, computer... che si rompono dopo un paio di anni... Ci hanno detto che la riparazione di tali prodotti fosse complicata e dispendiosa. E allora ne abbiamo acquistato dei nuovi lavorando due, tre, quattro volte di più, abbandonando affetti e vita sociale il cui valore abbiamo riscoperto solo sperimentando la separazione dovuta al lockdown, diventando attori di un folle ciclo ad infinitum... Come salvarci? Rileggendo Gandhi
Economia - 14 Ottobre 2019 Ecco i giganti dell’energia e del petrolio più responsabili del cambiamento climatico Ai primi posti dei grandi inquinatori, accanto alle solite Aramco e Gazprom, anche aziende che estraggono carbone. E poi altri giganti del petrolio e del gas: da ExxonMobil alla Shell, dalla BP a Chevron (Eni occupava la trentesima posizione).
Scienza e Salute - 15 Agosto 2019 Salute e ambiente: inquinamento e cancro, una nesso da non sottovalutare La relazione tra smog e cancro è stata ampiamente dibattuta. Rispetto allo stile di vita e alle cattive abitudini di ognuno di noi, lo smog ricopre un ruolo marginale nel contribuire allo sviluppo delle malattie, perché spesso se ne sottovaluta il potenziale, l’impatto sulla salute ed il benessere fisico. Ad esempio, l’inquinamento potrebbe spiegare l’aumento del numero dei casi di tumore al polmone in persone non fumatrici
Primo Piano - 2 Luglio 2019 G20 di Osaka, quell’oceano (di plastica) che passa tra parole e fatti Oggi la plastica è il terzo materiale umano più diffuso sulla Terra (con acciaio e cemento). E la produzione di plastica continua a crescere ad un ritmo vertiginoso: secondo un rapporto del WWF, la produzione mondiale di plastica è passata dai 15 milioni del 1964 ad oltre 300 milioni. Solo dieci anni fa, nel 2009, i milioni di tonnellate erano 250, all’inizio del nuovo millennio circa 200 e nel 1989 solo 100. Due anni fa sono stati prodotti 335 milioni di tonnellate (322 l’anno precedente con un aumento del 4%). Complessivamente, dagli anni Cinquanta dello scorso secolo ad oggi sarebbero stati prodotti 8,3 miliardi di tonnellate di plastica! E inutile dire che tra i maggiori produttori e utilizzatori ci sono proprio i paesi più industrializzati o “in via di sviluppo”...
Scienza e Salute - 30 Gennaio 2019 “10 rivers, 1 ocean”: in barca, lungo fiumi di plastica, per mostrare che non c’è Plan(et) B "La maggior parte della gente vive in una miopia auto imposta, guardando solo al soddisfacimento di bisogni istantanei. Questo mi ha posto di fronte al dovere di impegnarmi a favore dell’ambiente, che per la prima volta nel corso della nostra vita sulla Terra ci sta chiedendo aiuto. Abbiamo avuto sempre la sensazione e la riprova che la natura potesse autoregolarsi, ma siamo così tanti, voraci e ignoranti che la sua capacità di autorigenerazione non è più possibile"
Onu - 17 Dicembre 2018 COP24, le lacune oltre la retorica e quel “suicidio” (annunciato) del genere umano I lavori della COP24 si sono chiusi, ma molti restano i temi chiave irrisolti. Nei giorni scorsi, i paesi più sviluppati e maggiori responsabili dell’innalzamento delle temperature hanno mostrato di non essere disposti a fare granché. Oltre a paesi come gli USA, la Cina o l'India, anche la Russia in silenzio si è unita al gruppo dei grandi inquinatori non disposti a fare molto, insieme, da qualche mese, a molti paesi europei che sembra si stiano tirando indietro
Primo Piano - 4 Dicembre 2018 Perché sull’ultimo vertice sul clima Donald Trump non ha proprio tutti i torti Da quest’ultimo congresso sul clima il topolino di cui parlo sarebbe la conversione agli idrocarburi vegetali. Cioè “i grandi” topini si sono ripromessi di destinare una superficie pari al continente australiano, quindi enorme, alla coltivazione di vegetali da utilizzare per la distillazione di carburanti da sostituire ai derivati di carbone e petrolio. Ma mettere benzina verde nei motori a combustione interna delle auto non eviterà l’emissione di Co2...
Scienza e Salute - 31 Ottobre 2018 L’allarme della WHO: nove su dieci bambini esposti a inquinamento nocivo Stando a quanto scritto nel rapporto, più di 600,000 bambini nel mondo sono morti di acute infezioni respiratorie causate dall’inquinamento solo nel 2016. Insieme a loro, naturalmente, milioni di bambini, cresciuti nell’ormai infinita lista di località che sfoggiano un altissimo tasso, ne soffrono le conseguenze ogni giorno.
Onu - 6 Giugno 2018 World Environment Day: la sfida ambientale tra progressi e marce indietro Nell’ultimo periodo l’attenzione internazionale si è concentrata, tra mille contraddizioni, sull'inquinamento negli oceani e nei mari, ma la scelta di celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2018 in India appare discutibile: è di pochi mesi fa, infatti, la notizia che l’India ha superato la Cina e ormai è il primo posto mondiale tra i paesi "inquinanti"