Arts - 2 Dicembre The Irishman: la scelta di Martin Scorsese di raccontarci la mafia dei “pesci piccoli” Tutto molto realistico, tutto molto dettagliato, nelle magnifiche interpretazioni di Robert De Niro, Joe Pesci, Al Pacino, Harvey Keitel.... Ma a noi, più che la verosimile fine di Jimmy Hoffa, ci interessano gli aspetti della storia della mafia in America che nel film Scorsese, pur facendoci capire di ben conoscere, decide di sfiorare soltanto
EXPAT - 11 Novembre Joseph Meccariello: il successo scavando New York, dove “nothing is impossible” “Quando iniziai la mia azienda, rimasi con in banca $10. Dissi a mia moglie, ‘Non ti mettere paura’”.
EXPAT - 29 Ottobre Spiegazione per gli italiani sul perché gli italo americani difendono Colombo Bisogna ricordarlo soprattutto a quei connazionali che in patria e negli USA hanno frettolosamente aderito al revisionismo spicciolo che sta demonizzando il Columbus Day. Ma se vogliamo capire davvero l’impatto dell’arrivo di Cristoforo Colombo in America, dobbiamo esaminare il significato esatto di tre parole: scoprire, invadere e conquistare. E quindi trarne le conseguenze
EXPAT - 19 Ottobre Ho avuto un sogno: c’era Madre Cabrini, con una lettera per de Blasio e Cuomo English Translation here Cari figliuoli italiani in America, Vi scrivo perché sono un po’ confusa dal gran parlare che si fa di me in queste ultime settimane, soprattutto nella mia amata Nuova York. Da quando sono arrivata qui in Paradiso il mio nome l’ho sentito soprattutto sussurrare nelle preghiere di chi si affida alla mia […]
EXPAT - 5 Ottobre Paisà di tutto il mondo uniamoci, anche noi siamo italiani con spaghetti e meat balls Gli italoamericani, i loro adattamenti di piatti italiani e i loro gusti sono giudicati con sufficienza e altezzosità come impuri.... Ma questa mitica italianità, innalzata come un idolo al quale tutti gli altri criteri devono piegarsi, chi la definisce? Chi è appena arrivato dall’Italia ha più titoli per giudicare?
Vetrina Italiana - 10 Giugno Matteo Troncone, il regista italo-americano “illuminato sulla via della pizza” "Tutto nasce davanti ad una pizza, la prima volta che ho visitato Napoli. In quel momento nasce l’esigenza di raccontare un modo di vivere, una città, intrecciandolo con le mie esperienze di vita e la cultura di appartenenza. La pizza è solo una metafora e uno strumento per iniziare una riflessione sulla vita, sul modo di vivere degli italiani e sulle scelte che ognuno di noi fa".
Libri - 3 Giugno La tragica bellezza del romanzo di Rosa Maria Ponte sugli antenati emigrati a NYC Chissà quante volte mi è capitato, mentre ero Sindaco, di vedere arrivare all’improvviso in Municipio degli italo-americani da New York o dal New Jersey alla ricerca delle loro radici. Nonostante la loro cittadinanza americana il richiamo della terra, dei nonni o dei bisnonni è stato così forte da leggere nei loro occhi una commozione particolare […]
Primo Piano - 24 Aprile Il “razzismo pauroso” degli italoamericani: perché si è ostili agli emigranti di oggi “Quando siamo arrivati qui, i miei genitori sono andati a lavorare e non si sono mai lamentati. Invece ora arrivano e non sono soddisfatti, non vogliono integrarsi, semplicemente esigono. Questo non era il nostro Paese, siamo arrivati, abbiamo abbassato la testa e ci siamo adeguati. Invece, oggi vogliono che ci adattiamo noi a loro. Non funziona così. Vuoi rimanere in America? Lavora come tutti gli altri e smettila di lamentarti ed esigere”
Arts - 3 Febbraio Le “Radici” marchigiane della regista Alessia Gatti al Big Apple Film Festival Dal 2012 Alessia, 29 anni, vive a New York dove ha cominciato recitando per poi diventare la fondatrice e presidentessa del Greenwich Village Film Festival. Ha realizzato spot pubblicitari, co-prodotto film e firmato la regia per alcuni documentari
EXPAT - 19 Dicembre 2018 L’italianità nelle comunità della diaspora: gli italo-americani sono davvero italiani? Una forma di compromesso esiste sempre nell’incontro fra due culture, anche quando il trasferimento in un’altra nazione lo si fa per scelta personale. Bisogna essere scettici quindi verso coloro che con arroganza pensano che non si possa mantenere una cultura autentica oltre i confini di appartenenza, e infatti viene da chiedersi se tale autenticità è possibile mantenerla anche nell’ Italia globalizzata e multiculturale d’oggi