First Amendment - 14 Settembre 2020 Con la mafia a che punto siamo? Le risposte dopo il dibattito con Carla Del Ponte Abbiamo assistito al dibattito tra la magistrata svizzera che lavorò con Giovanni Falcone, Carla Del Ponte, e la giornalista siciliana d'inchiesta Dina Lauricella. Poi abbiamo conversato con quest'ultima: "Ci sono delle stime secondo cui le attività “legali” della mafia equivalgono quasi al tre percento del prodotto interno nazionale italiano-PIL, cioè il valore complessivo dei beni e servizi prodotto dallo stato..."
Primo Piano - 1 Settembre 2020 Moro: di BR, di Sisde, di Via Gradoli e dei manifesti che oscurano la ricerca della verità Sull'agenzia di stampa AdnKronos è stato pubblicato un manifesto nel quale si afferma che non sono mai esistiti legami fra servizi segreti e Brigate Rosse e che soprattutto Aldo Moro non è mai stato tenuto prigioniero in via Gradoli, e bolla come "fake news" chi ancora afferma il contrario. Fake news? Stato, partiti, mafie (non le manovalanze ma la loro struttura riservata) e strutture internazionali sapevano tutto e in alcuni casi hanno anche guidato, seguito e partecipato lungo il corso di quei 55 giorni la vicenda nelle varie fasi. Al lettore che vuole davvero vedere e capire, alcuni fatti non citati nel "manifesto", anche riguardo all'intervista rilasciata da Tina Anselmi
Economia - 1 Aprile 2020 Coronavirus, mafie e ordine pubblico: ora più che mai non abbassare la guardia Noi che studiamo i fenomeni mafiosi e le loro continue evoluzioni sappiamo bene che la criminalità organizzata soffia sulle rivolte sociali approfittando della situazione e utilizzando l’ingente liquidità per costruire un vero e proprio Stato nello Stato, una specie di prestazione assistenziale che nasconde usura e corruzione. Gettando benzina sul fuoco della disperazione, al momento opportuno si […]
Primo Piano - 20 Dicembre 2019 Nicola Gratteri smonta la mala-Calabria come un trenino di lego. Speriamo… Operazione "Rinascita-Scott": tre anni e mezzo di indagini; tremila carabinieri impegnati nella maxi-operazione, 334 persone arrestate, nella rete alcuni esponenti "eccellenti" della politica. C’è da augurarsi che l’operazione coordinata dal procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri abbia il “sapore” palermitano del Maxi Processo di Falcone e Borsellino, e non quello partenopeo che coinvolse Enzo Tortora. Perché troppe volte s’è assistito a “operazioni” simili alle annunciate montagne che poi finiscono col partorire piccoli topi e grandi drammi giudiziari
Primo Piano - 1 Giugno 2019 La vicenda di Carolina Girasole e la giustizia che è davvero bendata «È, spero, la fine di un incubo. Sono stati cinque anni e mezzo di vero calvario perché l’accusa era inaccettabile. Non solo io non avevo fatto quello che mi si addebitava, ma avevo fatto esattamente il contrario», dice Carolina Girasole.
First Amendment - 9 Maggio 2019 Cosa non riuscì a pubblicare Pecorelli, per cosa venne ammazzato veramente? A 40 anni dall'omicidio del giornalista Carmine Pecorelli e in concomitanza con "i giorni di Moro" è necessario che si riapra un processo affinché se ne individuino i colpevoli e si possa arrivare ad alcune verità sui casi che hanno attraversato il fatto. Una vittima da tempo privata della dignità che questo termine comporta. A marzo del 2019 la Procura di Roma ha riaperto l'inchiesta dopo l'ultimo sigillo apposto sul caso a Perugia nel 2003. Estrema destra la nuova pista, ma le armi sono tutte "figlie" di un'unica costante.
Libri - 24 Aprile 2019 “Figli dei boss”, un libro racconta la ricerca di riscatto di vite segnate da ‘cognomi criminali’ "C’è molta differenza tra i media italiani e i media stranieri quando si parla di 'mafie' e dei 'figli delle mafie'. In Italia si fa ancora molta confusione tra mafia, camorra, ‘ndrangheta o sacra corona unita e fuori dall’Italia questo caos è amplificato perché c’è scarsa attenzione al tema. I figli dei boss sono molto mitizzati. Non c’è voglia di raccontare le storie vere dei ragazzi e delle ragazze"
Primo Piano - 24 Marzo 2019 Ribelli al clan di mafia: il fenomeno delle donne fuggite dalla Calabria ”Ognuna ha una storia diversa”, spiega Vincenza Rando, avvocato di “Libera”, “Ma tutte hanno impugnato la sola arma a loro disposizione, quella della ribellione”.
News - 5 Marzo 2019 A Policeman’s Reflections on Mafia Organizations That Rule in Southern Italy Usually, the Sicilian Mafia communicates with just a look, something that is the norm for us in Palermo who grew up with the warning of “muto devi stare"--you need to shut up. In fact, using this system of communication we could hold a meeting even in silence--using just a look and body language passed down by our ancestors. This preferred way of communication by mafiosi, made it possible for me to figure out their messages ahead of time on occasion, some even intercepted from New York.
Primo Piano - 2 Agosto 2018 Santuario della Madonna di Polsi, se la ‘ndrangheta perde un suo luogo simbolo Il santuario di Polsi è balzato all'onore delle cronache perché, ogni anno, in occasione della festa della Madonna, i boss della regione e quelli che si sono stabiliti in Canada, in Australia, in Germania e in tantissimi altri Paesi, si “ritrovano” proprio lì. Ma ora, finalmente, qualcosa è cambiato