People - 11 Dicembre 2020 Tony Gentile and the Photo Testimonials of a Collective Memory for Justice Tony Gentile: “The war against mob culture hasn’t been won yet, and until the end, I believe that this image represents a banner of hope, a small hope for change and for this reason it should be protected, because it's more useful to others than to me."
Libri - 16 Agosto 2020 C’era una volta il pool antimafia: le memorie di Guarnotta, nel bunker con Falcone "Ho sempre creduto che le dignità e moralità umane risiedano nella consapevolezza di fare sempre la propria parte, il proprio dovere... Mi sono battuto affinché la forza del diritto avesse la meglio sul diritto della forza, ho fermamente creduto che le nuove generazioni potessero raccogliere il testamento morale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e fossero interpreti e portatori di quei valori fondanti, fondamentali e non negoziabili che si chiamano legalità, giustizia, democrazia, condivisone, solidarietà"
Primo Piano - 10 Agosto 2020 Magistrati sopravvissuti alla mafia: Beppe Salvo, “figlioccio” di Paolo Borsellino "Con Borsellino c’era un rapporto come tra padre a figlio, simbiotico per certi versi... A mia moglie, nel luglio del 1992, Borsellino disse: 'Gisella, con Peppe è capitato che ci siamo scontrati, anche duramente, come a volte capita tra uomini, ma io ho sempre avuto la consapevolezza di avere davanti una persona leale e che mi voleva bene, non come adesso a Palermo che non so più da chi mi devo guardare prima... A mio modo di vedere il difetto capitale di Borsellino era quello di non 'tenere la guardia alta', forse sembrerà paradossale quello che dico, ma tendeva a fidarsi delle persone, anche troppo, quando invece determinate situazioni, determinati contesti e determinate persone avrebbero dovuto renderlo più guardingo..."
Spettacolo - 23 Luglio 2020 Da “Un Posto al Sole” ricordando New York, l’attore Germano Bellavia si racconta Per gli appassionati di “Un Posto al Sole”, la fortunata soap seguita da milioni di telespettatori nel mondo, ecco chi ho incontrato per la Voce di New York. Appassionato di cinema, grandissimo tifoso del Napoli, adora Pino Daniele, pasticcere raffinato, attore o meglio “pasticciattore” come lui stesso si definisce, è stato lanciato da Nanni Loy […]
Primo Piano - 19 Luglio 2020 Paolo Borsellino e la strage di via D’Amelio: si sa la fine, si ignora l’inizio Per la strage di via D’Amelio (il 19 luglio di ventotto anni fa), come per tante storie di mafia, si conosce la fine, si ignora l’inizio. A via D’Amelio vengono uccisi Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, e Claudio Traina. La verità su […]
Primo Piano - 17 Luglio 2020 Borsellino, se non ti avessero ammazzato, mizzica come avremmo scoperto la verità! L'ostilità di certi "colleghi" verso Paolo Borsellino era ampiamente nota. Persino il progetto di escluderlo nelle indagini sulla strage di Capaci, dove perse la vita suo “fratello” Giovanni Falcone, appare inconcepibile. Quanti bastoni tra le ruote ci sono stati per impedire che Borsellino interrogasse Gaspare Mutolo? Tanti! Io e Mutolo aspettavamo da giorni l'arrivo di Borsellino. Poi finalmente il primo luglio 1992 abbiamo iniziato gli interrogatori, che si sono susseguiti il 16 e 17 luglio. Il 19 la tragedia.
Primo Piano - 5 Giugno 2020 Via D’Amelio e quei giudici che non c’erano e se c’erano, dormivano Ma i magistrati, possono mai entrarci qualcosa, con un’indagine preliminare? Perciò: si archivi. Ancora, a cercare “verità”? Cara Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo, 28 anni sono passati: non lo capisci? Siamo in Sicilia. Anzi Italia. Non tira più. Basta...
Primo Piano - 23 Maggio 2020 Mattarella ai giovani: “Siate fieri di Falcone e Borsellino, infondono coraggio” Messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai giovani delle scuole coinvolti nel progetto “La nave della legalità”, nel 28° anniversario della strage di Capaci
Primo Piano - 14 Dicembre 2019 Amalia Settineri e il ricordo di una collega e amica geniale: Francesca Morvillo "Francesca era una persona molto riservata, però quando entrava in sintonia con qualcuno era meravigliosa perché aveva un carattere brioso e allegro. Era una donna piena di vita, e di una dolcezza veramente incredibile, quando sorrideva lo faceva con tutta l’anima... Mi accade di pensare che noi donne quando ci avviciniamo allo studio giuridico, o alla professione di magistrato, oltre ad acquisire una competenza tecnica, portiamo anche la capacità di sentire le vicende umane, di entrare nel vissuto della persona. E ciò riesce meglio alle donne che agli uomini... Lei è stata moglie di Giovanni Falcone come conseguenza del suo modo di essere. Sentiva la giustizia come la bellezza della società e quindi ha fatto di tutto perché questi ideali potessero realizzarsi, anteponendo un ideale anche a sé stessa ed alla sua vita".
Primo Piano - 17 Settembre 2019 La legalità non si studia, si testimonia: la visita al Museo Falcone e Borsellino "Il pomeriggio che lasciò il tribunale di Palermo diretto a Roma, il dr. Giovanni Falcone mi chiese se avevo ancora un sigaro - ci racconta Paparcuri - Ne avevo mezzo. Lui lo fumò e andando via gettò la scatola nel cestino. Io, non so perché, la raccolsi..."