Politica - 10 Dicembre 2016 L’onore e la fiducia: il solenne impegno di Renzi davanti al Senato Matteo Renzi al Senato: "Lo ribadisco qui davanti alle senatrici e ai senatori, che nel caso in cui perdessi il referendum, considererei conclusa la mia esperienza politica... L'ho fatto perché credo profondamente in un valore: la dignità del proprio impegno nella cosa pubblica... Pongo il mio onore nel meritare fiducia"
Politica - 10 Dicembre 2016 Le elezioni, l’Italicum e la Corte Costituzionale E’ stata fissata, per il prossimo 24 Gennaio, la decisione sulla legittimità costituzionale dell’Italicum. Ma tra un frastornante latinorum, ancora una volta, nell’attuale situazione politica, sembra stagliarsi un solo attore: la Magistratura come Motore Immobile
Politica - 8 Dicembre 2016 Ma la promessa di Renzi non era di lasciare la politica? Forse agli italiani va bene un premier bugiardo, superficiale e manipolatore? Sì considera la furbizia e la disonestà delle virtù? L'importante è solo vincere? Dobbiamo smettere di avere paura di loro: è ora che siano loro ad avere paura di noi. Per cominciare bisogna insistere che, per una volta, Matteo Renzi tenga fede alla sua promessa
Sicilia - 8 Dicembre 2016 Perché in Sicilia il referendum di Renzi ha perso il doppio Bruno Mancuso: "Il Partito Democratico prenda atto che l’esperienza Crocetta si è dimostrata del tutto inadeguata...". Totò Cuffaro: "I siciliani hanno compreso che dovevano salvare i grandi valori della libertà e della democrazia". Alessandro Pagano: "Ora parte la riscossa dei siciliani con un evento insieme a Matteo Salvini". Giuseppe Bruno: "Occorre svolta"
Politica - 7 Dicembre 2016 Referendum: ma quanti errori nella comunicazione del Sì Circa il 70% degli under 30 ha votato No alla riforma. La vera grave barriera tra Matteo Renzi e la sua causa. Infatti il linguaggio della comunicazione è stato poco vicino ai giovani, immagini troppo distanti, esposizione troppo invadente. Questi alcuni degli errori di una campagna che - letteralmente - non ha convinto
Politica - 5 Dicembre 2016 Il referendum sulle riforme finisce a torte in faccia Il No del Sud nel referendum sulle riforme costituzionali è stato determinante? E' giunta l'ora del Federalismo. Se l’Italia vuole sopravvivere dovrà dividere la torta in due. Ogni parte provvederà al proprio fabbisogno, amministrativamente parlando. Ognuno per sé, Dio per tutti. Patti chiari col voto subito!
Primo Piano - 5 Dicembre 2016 Renzi e il referendum: chi semina vento, raccoglie tempesta Gli italiani hanno respinto chi si è presentato come un superuomo, supponente e presuntuoso. Renzi era la sintesi del peggio del “nuovo” e il peggio del “vecchio”. L’Italia del No al Referendum, dice chiaramente cosa non vuole e confusamente cosa vorrebbe; non sa dire come lo vuole, complice una classe politica composta da capponi che si credono galli
Primo Piano - 5 Dicembre 2016 La sconfitta di Renzi al referendum: non parlate di dignità Dopo la sconfitta al referendum, Renzi ha parlato solo di sé stesso, confermando il suo patologico narcisismo, che non ha nulla a che vedere con la dignità: "ho perso io", "io sono diverso", "non sono riuscito a portarvi alla vittoria", "non ce l'ho fatta", "accoglierò qui il mio successore". Dignità? Piuttosto pubblicità, autopromozione, culto della personalità
Primo Piano - 5 Dicembre 2016 La sconfitta al referendum di Matteo cuor di leone Dopo la netta sconfitta al Referendum costituzionale, Matteo Renzi pronuncia un bel discorso in cui ammette che la sua politica è stata respinta. Nel dimettersi dal governo, fa i complimenti alla democrazia italiana: "Viva l’Italia che non sta alla finestra ma sceglie. Viva l’Italia che partecipa e che decide. Viva l’Italia che crede nella politica"
Politica - 3 Dicembre 2016 Dopo gli USA con Trump, tocca all’Europa? Se il mondo, in particolare la sua zone europea, è in difficoltà nel garantirsi la continuazione di pace e benessere, come potrà farlo se al potere andranno forze che guardano con sufficienza agli strumenti della democrazia rappresentativa, che propongono il ripiegarsi in nazionalismi ed esclusivismi sotto la guida di capi carismatici incontrollabili?