Primo Piano - 24 Luglio 2019 La giornata dei due Russiagate: a unire America e Italia è la propaganda 2.0 Di questi tempi, tra la verità e la menzogna c’è di mezzo un oceano che si chiama comunicazione (o meglio propaganda) digitale. Lo stesso medium, non a caso, usato dalla Russia per interferire nelle elezioni americane. In questo ambito, la propaganda populista sembra resistere alle coperture giornalistiche più scrupolose – che anzi sempre più hanno l’effetto di disaffezionare l’audience –, e alle operazioni di debunking più tenaci. Vi ricordate quando Trump, da semplice candidato, disse: "Potrei stare in mezzo alla Quinta Strada e sparare a qualcuno, e non perderei nemmeno un elettore”?
Primo Piano - 29 Maggio 2019 Mueller lancia la palla al Congresso: si avvicina l’impeachment contro Trump? “Se noi avessimo avuto la certezza che il Presidente non abbia commesso un crimine, lo avremmo detto”, ha sottolineato il Procuratore del Russiagate. E nello spiegare il motivo per cui il report non giunga chiaramente alla conclusione opposta, ha ricordato che “la Costituzione richiede un processo diverso, che non sia portato avanti dal sistema della giustizia penale, per accusare formalmente un Presidente in carica di reato”. Come a dire che l’unica ragione per cui Trump non è stato formalmente accusato di ostruzione alla giustizia è che, essendo un Presidente in carica, solo il Congresso potrebbe portare avanti un atto del genere attraverso un procedimento di impeachment.
Primo Piano - 3 Maggio 2019 Mueller vs. Barr: che cosa ci stiamo perdendo nel frastuono delle polemiche Nel fracasso generale, ciò che si perde nella nebbia sembra essere una consapevolezza oggettiva delle implicazioni contenute nel rapporto Mueller. In effetti, dopo l’audizione di Barr di mercoledì, la stampa di destra e di sinistra ha commentato la vicenda in modi praticamente opposti, così come contraddittorio è stato il racconto degli stessi contenuti del report: tutto fumo e niente arrosto per gli uni, una strada irreversibile per l’impeachment per gli altri...
Primo Piano - 18 Aprile 2019 No, sull’ostruzione alla giustizia il report di Robert Mueller non salva Trump La sintesi del Ministro della Giustizia William Barr è evidentemente semplificatoria: il report di Robert Mueller, per quanto concerne l'ipotesi di ostruzione alla giustizia, non "salva" affatto il Presidente, ma la decisione di non incriminarlo è dovuta a un'attenta considerazione della natura e del funzionamento del sistema giudiziario americano. Seconda buona parte dei media americani, il rapporto offre ora al Congresso una roadmap all'impeachment
Primo Piano - 18 Aprile 2019 “No Collusion, No Obstruction”: il rapporto Mueller sul Russiagate secondo Barr Barr ha ripetuto più volte quanto aveva già avuto modo di affermare nel documento compilato il mese scorso al termine delle indagini del Procuratore: Mueller non ha trovato evidenze certe di collusione o cospirazione tra Trump o membri dello staff della sua campagna e il Governo russo sui tentativi di Mosca di influenzare l'esito delle elezioni presidenziali (tentativi, invece, accertati), né su attività di ostruzionismo alla giustizia compiute dal Presidente durante l'investigazione.
Primo Piano - 24 Marzo 2019 Il rapporto Mueller non incrimina ma non esonera, eppure Trump esulta e accusa Che il rapporto di Robert Mueller sul cosiddetto Russia-gate non portasse all’incriminazione di Donald Trump si sapeva. Anche perché un presidente in carica, secondo consuetudine, potrebbe essere portato ad un processo penale solo dopo la fine del mandato. Semmai si pensava che a rischiare potessero essere i suoi figli, che invece se la sono vista […]
Politica - 22 Marzo 2019 Russiagate, il report di Mueller nelle mani di Barr. Ma verrà reso pubblico? Barr ha dichiarato in una lettera ai leader del Congresso che li avrebbe aggiornati entro qualche giorno sui risultati delle indagini, ma ancora non è dato sapere se e quanto del rapporto verrà condiviso con il Congresso e con il pubblico americano
Primo Piano - 28 Febbraio 2019 L’America al bivio tra Michael Cohen il pentito e lo stato-mafia di Don Trump Che strada intraprenderà la democrazia americana quando anche le indagini del procuratore speciale Robert Mueller e soprattutto dei procuratori di Manhattan finiranno per confermare molto di ciò che il già condannato ex avvocato Michael Cohen ha detto sul suo ex boss? Il Congresso ha un'unica strada possibile per evitare alla nazione più formidabile del mondo di trasformarsi a immagine e somiglianza di uno stato-mafioso dove la verità dei fatti non conta più se non serve gli interessi del boss
Primo Piano - 25 Gennaio 2019 L’FBI prende Roger Stone e il cerchio intorno a Trump si stringe A due giorni da quando l'ex avvocato di Donald Trump Michael Cohen ha rimandato la sua testimonianza al Congresso a causa, dice lui, delle minacce dirette alla sua famiglia da parte del Presidente stesso e del suo rappresentante legale, Rudy Giuliani, i sette capi di accusa suggeriscono che Stone abbia ingannato i legislatori della Commissione riguardo ai suoi sforzi per comunicare con Wikileaks e i suoi contatti con la campagna di Trump
Primo Piano - 10 Dicembre 2018 La realtà di Trump e quel ragazzino dell’oratorio che non sapeva perdere Se nell’eventualità di una imminente sconfitta elettorale, Trump dichiarasse il cosiddetto “state of emergency” a causa della "caccia alle streghe"? Avvalendosi, ancora da presidente, di quei poteri speciali che potrebbero incoraggiarlo a continuare a crearsi una realtà in cui qualsiasi sconfitta, giudiziaria o elettorale, deve essere negata?