Primo Piano - 19 Luglio 2020 Paolo Borsellino e la strage di via D’Amelio: si sa la fine, si ignora l’inizio Per la strage di via D’Amelio (il 19 luglio di ventotto anni fa), come per tante storie di mafia, si conosce la fine, si ignora l’inizio. A via D’Amelio vengono uccisi Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, e Claudio Traina. La verità su […]
Primo Piano - 17 Luglio 2020 Borsellino, se non ti avessero ammazzato, mizzica come avremmo scoperto la verità! L'ostilità di certi "colleghi" verso Paolo Borsellino era ampiamente nota. Persino il progetto di escluderlo nelle indagini sulla strage di Capaci, dove perse la vita suo “fratello” Giovanni Falcone, appare inconcepibile. Quanti bastoni tra le ruote ci sono stati per impedire che Borsellino interrogasse Gaspare Mutolo? Tanti! Io e Mutolo aspettavamo da giorni l'arrivo di Borsellino. Poi finalmente il primo luglio 1992 abbiamo iniziato gli interrogatori, che si sono susseguiti il 16 e 17 luglio. Il 19 la tragedia.
Primo Piano - 5 Giugno 2020 Via D’Amelio e quei giudici che non c’erano e se c’erano, dormivano Ma i magistrati, possono mai entrarci qualcosa, con un’indagine preliminare? Perciò: si archivi. Ancora, a cercare “verità”? Cara Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo, 28 anni sono passati: non lo capisci? Siamo in Sicilia. Anzi Italia. Non tira più. Basta...
Primo Piano - 18 Luglio 2019 Quando intervistai Borsellino e sentii quella sua speranza per una bellissima Sicilia Quelle parole di Paolo Borsellino che non devono essere dimenticate: "Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo”.
Primo Piano - 23 Maggio 2019 Anniversario strage Capaci: Mattarella esorta alla riscossa finale contro la mafia Il giorno prima il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva presenziato alla partenza delle navi per la legalità e tenuto un discorso ai giovani partecipanti che pubblichiamo di seguito.
Primo Piano - 16 Agosto 2018 Rita Borsellino, il ricordo non basta: servono una memoria operante e la Verità "Non mi piace pensarlo (Paolo Borsellino, ndr) come un eroe e lo dico spesso ai giovani, lui come Giovanni Falcone e altri ancora sono state persone oneste che hanno compiuto fino il fondo il loro dovere, senza scendere a compromessi, tenendo sempre la schiena dritta e guardando in faccia anche la paura, con coraggio", affermava in una recente intervista
Primo Piano - 19 Luglio 2018 La strage di via D’Amelio: in mezzo tra verità e bugie la sostanza dei fatti Leggendo le motivazioni della sentenza della Corte di Assise di Caltanissetta che descrive quello che viene già considerato il più grande depistaggio della storia della giustizia della Repubblica italiana, ci accorgiamo come fin dal 19 luglio di 26 anni fa, come spesso accade in questi frangenti, la verità e le verosimiglianze sono messe appositamente per deragliare dalla verità essenziale dei fatti e vengono mescolate abilmente per allontanare dai mandanti. Resta ambigua la risposta dei servizi
Primo Piano - 19 Luglio 2018 Paolo Borsellino 26 anni dopo, il mio ricordo del giudice eroe "È normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti”, disse Paolo Borsellino. Quando lo intervistai, non negò di provare paura alla prospettiva di tornare a Palermo. Perché la paura, spiegava, è un sentimento umano
Primo Piano - 19 Luglio 2018 Via D’Amelio e le tredici domande ancora senza risposta dei figli di Paolo Borsellino A 26 anni dalla strage di Via D'Amelio in cui furono uccisi Paolo Borsellino e gli uomini e la donna della sua scorta (sotto ne ricordiamo nomi e storie) restano in attesa di risposta le tredici domande poste da Fiammetta, Lucia e Manfredi Borsellino; e sono altrettanti capitoli di una storia oscura, inquietante
Primo Piano - 23 Maggio 2018 Falcone e Borsellino, il sorriso di due uomini antidoto contro la paura, il tempo, l’oblio Il sorriso di due uomini, che da anni accompagna la nostra vita, fu colto da un fotografo attento in un istante che precedette la tragedia, prima che il vento folle della violenza spazzasse via le due vite. Nei primi tempi, quell’immagine fu ritagliata dai giornali dell’epoca in modo spontaneo e diffuso. Fu fatto con attenzione, rispetto, persino timore di profanare qualcosa di sacro, quasi fosse una preziosa reliquia. Le mani che lo fecero erano mosse da intenti diversi