UNO SCONCIO. Ma potevamo aspettarci qualcosa di diverso dopo oltre 20 anni trascorsi in grande sofferenza sotto i Governi Amato, Prodi, Berlusconi?? Dopo 20 anni vissuti in questa Babele nella quale ognuno stabilisce le regole che più lo solleticano ed esse ne garantiscono l’interesse personale a detrimento, sempre a detrimento, di quello pubblico? Guardate le ennesime, recenti tragedie del “maltempo” in Calabria… Due gocce d’acqua e arrivano frane, smottamenti, fiumi di fango. E morti. Vite spezzate in modo “banale”. “Anche” questa è l’Italia che ci è stata confezionata dalla “politica” la quale con protervia che meriterebbe il plotone d’esecuzione ci fa regolarmente sapere d’essere elemento insostituibile e “democratico”. E’ invece la “politica” dello sperpero, dell’arretramento economico e sociale, del ristagno perpetuo, del precariato. Della mercificazione. Ora divampano (come del resto accaduto una infinità di volte in passato) le lotte intestine, e anche fra vari schieramenti, per le ambitissime poltrone di viceministro, di sottosegretario nel quadro del Governo Monti. Divampano fra i “politici di carriera”: rappresentano la cupa luce di una genìa di individui dannosi, nocivi; i quali sporcano e distruggono tutto quel che toccano. Eccola la grossa plètora di tizi e tizie che appunto sgomitano per la nomina a vice-ministro e/o a sottosegretario. Personaggi “saldati” ai telefoni cellulari, personaggi che parlano a voce alta, esaltati e esaltate che inseguono un solo obiettivo: il mantenimento del potere o l‘acquisizione del potere. Incapaci che hanno varie volte deciso del nostro Destino o che presto verranno incaricati (istituzionalmente) di decidere del nostro Destino. Tutto questo in un Paese come il nostro in cui non esiste ancora uno straccio di legge che proibisca lo sfratto di un cittadino o di una cittadina sopra i 60 anni di età e con pensioni che non arrivano neppure agli 800 euro al mese…
Ma, ci chiediamo noi, se il Governo Monti è un governo tecnico, per quale mai ragione deve allora imbarcare un gruppo di soliti noti, i soliti noti in massima misura senza né arte né parte. Per quale mai ragione affiancare a un Terzi di Sant’Agata (neo-ministro degli Esteri) o a un ammiraglio Di Paola (neo-ministro della Difesa) un faccendiere, un aspirante stregone, un aspirante incantatore di serpenti; o un vecchio mesteriante della “politica”; uno che magari straparla e non sa quel che dice; uno che va avanti per sentito dire… Uno che nel 2011 non conosce nemmeno la lingua inglese… Uno, probabilmente, che taglia il pesce col coltello per la carne…! Uno che a tavola siede di traverso… Di sicuro “grande tifoso” del Milan o della Juve o dell’Inter… Il tipo che allo stadio ci tiene a essere fotografato. Intervistato! Così anche lui diventa un “Vittorio Pozzo”! Anche lui allenatore della Nazionale di Calcio! Che bella quest’Italia di gaudenti, di nullafacenti, di abborracciatori ai quali è però assegnato tanto, troppo, potere…! In questo, il Belpaese mostra una generosità, una prodigalità senza limiti; in questo l’Italia è, eccome, “il paese dei balocchi”. Lo è da almeno 30 anni, continuerà a esserlo chissà per quanto altro tempo ancora. Ma presto non sarà che un deserto, un deserto su cui si alzano le rovine di una Nazione che a suo tempo sbalordì il mondo per come i suoi figli seppero ricostruirla dopo la guerra.
Morale: ‘anche’ il Governo Monti con la faccenda dei sottosegretariati, fa le cose a metà… Perde tempo prezioso su questa faccenda. Che si senta quindi sotto ricatto? E allora lo dica agli italiani che è minacciato dal ricatto. Vada perciò per la sua strada. Vada fino in fondo (anche se non convince granché). Sia, a tutti gli effetti, un governo tecnico.
Discussion about this post